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A Roma torna il crocifisso in classe: la proposta approvata in municipio

Il crocifisso torna in classe, approvata la proposta della destra nel VI Municipio: “Un passo per difendere le nostre tradizioni”, dice il presidente della commissione Scuola, Gabriele Manzo di Fratelli d’Italia.
A cura di Beatrice Tominic
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Dal post Facebook del consigliere Gabriele Manzo.
Dal post Facebook del consigliere Gabriele Manzo.

Dopo quasi ottanta anni dal Regio Decreto del 1924, il crocifisso torna in classe. È quanto stabilito oggi nel VI Municipio di Roma quello che, fra le altre, comprende le zone di Torre Angela e Tor Bella Monaca. La decisione, avanzata su proposta della destra è passata, come ha tenuto a precisa Gabriele Manzo, il presidente della commissione Scuola.

"Il provvedimento è stato accolto con il pieno sostegno della coalizione, che ha dimostrato ancora una volta la sua unità nel difendere i valori e le tradizioni che ci hanno sempre contraddistinto come comunità – ha scritto Manzo sui social, divulgando l'approvazione della proposta – L’opposizione, composta da due solo due esponenti del Partito Democratico, si è astenuta dal voto, così come i rappresentanti del Movimento 5 Stelle".

Crocefisso a scuola, la proposta in municipio

Secondo quanto approvato in municipio, l'installazione del crocefisso sarà promossa "in tutte le scuole del territorio di competenza, di ogni ordine e grado". L'obiettivo, secondo Manzo, è proprio quello di tenere vive le tradizioni "che da sempre caratterizzano la nostra società e che rappresentano un forte legame con il nostro passato e la nostra storia comune". Gli fa eco l'assessora Cecilia Di Fede: "È un simbolo di speranza per l’incontro pacifico di popoli e religioni".

Valori e tradizioni care alla destra che, come già avvenuto in precedenza con le sue posizioni contro l'interruzione volontaria di gravidanza, non perde occasione di manifestare i suoi principi. Nel frattempo, dall'opposizione, non sono mancate le polemiche.

Il Pd: "Atto pretestuoso, invasione di campo del Municipio"

"Atto pretestuoso, le dirigenze scolastiche hanno piena autonomia e responsabilità: si tratta di un'invasione di campo", ha dichiarato il capogruppo del Pd in VI municipio Fabrizio Compagnone. Ed è proprio ai e alle presidi che, come riporta la Repubblica, non viene fatto cenno nella proposta. E c'è chi lamenta la possibilità che questa decisione veda una distribuzione diversa dei fondi: "E se i soldi pubblici fossero utilizzati per i crocifissi?", si chiedono.

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